I principali motivi per assumere una persona con disabilità uditiva
lavoratorisordi
2018-03-16T11:43:16+01:00
La scarsa conoscenza della sordità e delle sue innumerevoli sfaccettature spinge spesso i recruiter ad atteggiamenti prudenziali derivanti da pregiudizi, che nella maggior parte dei casi sono completamente infondati. Ecco i principali pregiudizi:
In realtà l’apparato vocale dei sordi è integro e le difficoltà nel parlare derivano dal fatto che, non sentendo la propria voce, non ha gli stimoli adeguati per apprendere l’uso della voce in modo naturale.
Il ricorso precoce alla terapia logopedica e/o all’uso degli ausili (protesi o impianto cocleare) permette di ottenere risultati sorprendenti, consentendo in molti casi alla persona con difficoltà uditiva di parlare normalmente.
Anche nei casi in cui sembra difficile capire cosa dicono dopo poco tempo risulta abbastanza semplice comprendersi.
Il sordo di fatto non ha né un ritardo cognitivo, né un danno neurologico, ma solo un deficit sensoriale, che tuttavia, se non viene affrontato in tempo e con competenza, può avere conseguenze profondamente gravi sullo sviluppo dell’individuo, rallentando e/o compromettendo irreversibilmente i processi di acquisizione del linguaggio, i processi di apprendimento e lo sviluppo psicosociale.
Solo in questo caso si può parlare di un ritardo cognitivo ed emotivo.
Anche in questo caso il ricorso precoce alla logopedia e/o agli ausili permette di superare brillantemente il problema.
In realtà la maggior parte delle persone con disabilità uditiva non conosce la lingua dei segni, o perché hanno perso l’udito in età adulta o perché la famiglia ha scelto di ricorrere alle protesi o all’impianto cocleare che in molti casi consentono un significativo recupero.
La maggior parte delle persone con disabilità uditiva è in grado di capire cosa stiamo dicendo leggendolo sulle nostre labbra. Se utilizzano le protesi acustiche o gli impianti cocleari sono anche in grado di sentire cosa diciamo.
Ormai da tempo in Italia non esistono quasi più le scuole speciali e le persone con difficoltà di udito sono in grado di seguire, grazie a vari accorgimenti, i corsi normali e diplomarsi o laurearsi con ottimi voti e competenze.
Il timore delle difficoltà/complessità di comunicazione, di comprensione e dei costi per eventuali adattamenti spingono i selezionatori a scartare le candidature, spesso già sulla carta, senza valutare le effettive capacità della persona, preferendogli candidature magari meno qualificate, ma apparentemente meno problematiche.
Queste discriminazioni impediscono di avvalersi del valore aggiunto che le persone sorde o con difficoltà uditiva sono in grado di fornire al gruppo di lavoro.
Di seguito citiamo alcuni dei molti validi motivi per inserire le persone sorde o con difficoltà uditiva in qualsiasi organizzazione. Questo lavoratori spesso:
Le persone sorde passano molta parte della loro vita a cercare dei modi per adattarsi alla cultura di chi sente. Per questo, gli impiegati sordi possono essere molto pazienti e flessibili in molte situazioni.
Sono completamente autonomi ed efficienti e non necessitano di particolari ausili, non richiedono grande impegno economico e pesantezza nel lavoro di squadra.
Le persone sorde diventano molto esperte nel creare “ponti” per superare difficoltà di comunicazione e differenze culturali nelle situazioni di tutti i giorni. Questo può essere tradotto in una forte abilità nel risolvere problemi e nel relazionarsi con gli altri.
I lavoratori sordi portano al gruppo di lavoro un punto di vista unico e non usuale.
A causa del loro background e delle loro esperienze di vita quotidiana sono inevitabilmente differenti rispetto ai colleghi udenti, una persona non udente / con difficoltà uditive potrebbe suggerire servizi, funzionalità e idee di marketing che gli altri impiegati non avrebbero mai preso in considerazione.
Sono abituati ad utilizzare/interpretare nella comunicazione non solo le parole dette ma tutti i segnali non verbali (espressione del viso, linguaggio del corpo, ecc.), di conseguenza sviluppano diverse capacità di comunicare con gli altri.
Alcuni studi hanno dimostrato che i lavoratori con disabilità uditiva sono fidati, leali e responsabili e che tendono anche ad avere complessivamente delle valutazioni molto positive sulle loro prestazioni lavorative. È stato rilevato anche che sono spesso tra i lavoratori più attenti e prudenti.
Dato che i candidati sordi in cerca di lavoro sono spesso discriminati, per loro diventa una sfida dimostrare di essere dei lavoratori validi e assidui e quindi tendono a lavorare più duramente e a cercare opportunità di avanzamento di carriera. Sono più concentrati e attenti sul lavoro.
Un’azienda che impiega persone sorde può arricchire la cultura dell’intera organizzazione! Aggiungendo la diversità si fornisce a tutti gli impiegati l’opportunità di lavorare su una comunicazione efficace e sulle capacità di cooperazione, mentre si stimolano le persone ad esplorare nuove prospettive. Con un opportuno addestramento ogni impiegato nell’organizzazione può imparare ad essere più comprensivo, di mente aperta e pronto a fare uno sforzo in più la squadra.
Poiché la nostra società sta sempre più valorizzando la diversità, i datori di lavoro che non introducono nuove politiche di assunzioni inclusive, sono certi di perdere posizioni. Negando opportunità di lavoro ai sordi qualificati, i datori di lavoro stanno inoltre rinunciando all’opportunità per i suoi impiegati di imparare e di crescere in un ambiente lavorativo multiculturale. Inoltre la presenza di questi impiegati in azienda manda un sottile messaggio ai potenziali clienti e acquirenti riguardo ai valori fondamentali dell’organizzazione.