La maggior parte dei datori di lavoro ritengono che la comunicazione sia una sfida/un’incognita e che gli impiegati sordi abbiano delle difficoltà nell’interagire con la squadra.

Queste paure sono infondate e vengono dalla non conoscenza del tipo di disabilità. In fin dei conti i datori di lavoro udenti semplicemente non capiscono cosa voglia dire essere sordi e così sembra più facile assumere semplicemente persona udente anche se sono meno qualificate per quel lavoro.

Questa è discriminazione ed è, purtroppo, un luogo comune.

Quando si decide di assumere una persona con disturbi uditivi, è necessario che il datore di lavoro prenda in considerazione qualche aggiustamento al posto di lavoro che permetta al non udente di svolgere il lavoro in modo sereno ed efficace senza particolari limitazioni.

Alcuni adattamenti che potrebbero essere utili sono:

il lavoratore sordo deve trovarsi in una posizione frontale nei confronti dei suoi colleghi per ottenere maggiore possibilità di leggere le labbra, fonte principale di comunicazione.
la stanza deve essere illuminata per permettere maggiore visibilità del viso di coloro che gli parla e quindi di maggiore comprensione del labiale
chi parla al sordo deve avere le labbra libere da ogni ostacolo che impedisca la comprensione: baffi, barba, sciarpe. Inoltre non è necessario urlare quando si parla, la persona sorda è abituata a comprendere anche senza voce.
in casi di emergenza anche il sordo deve essere avvisato attraverso strumenti adattati come dispositivi elettronici di illuminazione posizionati vicino a lui, in modo da poter recepire l’emergenza senza poter sentire quello che per le persone udenti è il “campanello” dell’allarme.
prima di inserire la persona sorda scelta nell’ambiente di lavoro, è opportuno che il datore di lavoro avvisi i colleghi della presenza di una persona con difficoltà uditive e che quindi devono adottare alcuni atteggiamenti per ridurre al meglio gli ostacoli della comunicazione interrelazionale. Inoltre è importante anche la riorganizzazione delle attività lavorative (es. telefonate filtrate da un collega).
in base alla gravità delle difficoltà dell’udito potrebbe essere necessario introdurre alcune soluzioni assistive. Nelle riunioni è importante la formazione sull’uso del telefono, Skype, videochat, strumenti che potrebbero agevolare la persona sorda.
in tal caso è necessario ricorrere all’interprete LIS o ricorrere alla scrittura per eventuali incomprensioni
per evitare di escludere la persona sorda dalle comunicazioni importanti è opportuno che il datore di lavoro organizzi preventivamente delle strategie comunicative da adottare con i colleghi durante le attività lavorative.
prima di una qualsiasi presentazione del lavoro o anche dell’azienda è opportuno che chi se ne occupa prepari preventivamente le slide da consegnare alla persona sorda, in modo tale da avere già qualche minima preparazione dell’argomento che si andrà a trattare.