INTERVISTA DEL DATORE DI LAVORO CON UN CANDIDATO CON DISABILITÀ

 

I datori di lavoro, al momento di intervistare la persona considerata “diversa” a causa della sua disabilità, spesso non sanno come comportarsi/interagire con lei. È importante concentrarsi sullo scopo del colloquio e sulla compatibilità tra la posizione di lavoro e le qualifiche/competenze del candidato piuttosto che sulla condizione di disabilità.

In seguito elenchiamo due tipologie di interviste, una relativa all’incontro con persone con disabilità generiche e l’altra specifica per le persone affette da disabilità uditiva.

 

COME INTERVISTARE UNA PERSONA CON DISABILITÀ GENERICA

  • Concentrarsi sulla persona e non sulla disabilità, comportandosi con il candidato con disabilità come con qualunque altro candidato.
  • Salvo qualche eccezione, la legge non permette al datore di lavoro di chiedere al candidato informazioni e documentazione riguardanti la disabilità e quest’ultimo può scegliere o meno se renderla nota.
  • Le domande e i commenti del datore di lavoro devono essere inerenti alla capacità del candidato di essere efficiente nel lavoro e all’interno di un’azienda. Se la disabilità è visibile, il datore può spiegare le mansioni e chiedere come questa persona la porterebbe a termine.
  • Se il candidato ha una disabilità non visibile che lei/lui ha deciso di non rivelare, non è permesso chiedere quale sia la sua condizione. È necessario mantenere il focus delle domande sul lavoro richiesto e sull’idoneità del candidato alla posizione ricercata.
  • Non cercare di immaginare come si potrebbe portare a termine il lavoro se si avesse l’handicap del candidato. Le persone con disabilità hanno trovato e fatto propri modi di agire molto efficaci per vivere e per lavorare.
  • Siate preparati al fatto che i candidati potrebbero usare strumenti e metodi differenti per eseguire la stessa mansione di un altro senza disabilità e questo non li rende meno qualificati.
  • Se il candidato richiede un’agevolazione/adattamento, il datore di lavoro ne deve fornirne una soddisfacente, a meno che questo non comporti per il datore di lavoro un onere eccessivo o alteri radicalmente il lavoro.
  • Consentite al candidato di spiegare come l’agevolazione lo aiuti a compiere il lavoro assegnato piuttosto che cercare di darvi una spiegazione da soli.
  • Se l’aspirante non ha una disabilità visibile o la richiesta di un’agevolazione appare non collegata con la disabilità, i datori di lavoro possono richiedere certificazioni mediche o un consulto esterno.
  • Esami medici a scopo assuntivo sono vietati. Una valida offerta di lavoro deve essere fatta prima di richiedere informazioni mediche o esami, e solo se la richiesta di sottoporsi a visite mediche viene fatta a tutti i dipendenti. Le offerte di lavoro possono essere subordinate ai risultati degli esami medici e se i dipendenti non sono assunti a seguito del risultato degli esami, le ragioni della mancata assunzione devono essere inerenti al lavoro e/o incarico.
  • I datori di lavoro possono chiedere ai candidati di rivelare volontariamente se hanno una disabilità solo per motivi legati alla possibilità di usufruire di eventuali benefici e incentivi, a condizione che venga richiesto a chiunque si proponga per la posizione.
  • Potrebbe capitare di ricevere candidature di persone con disabilità a offerte di lavoro non esplicitamente riservate alle categorie protette. Il colloquio dovrebbe essere del tutto uguale a quello degli altri candidati, con le avvertenze sopra descritte. Si consiglia di informarsi presso gli uffici delle risorse umane su quali siano le politiche e le risorse dell’organizzazione in merito all’assunzione di persone con disabilità ed eventualmente applicarle. In molti casi l’assunzione di una persona con disabilità comporta un beneficio economico notevole e la possibilità di tirocini più lunghi.
  • Quando ci si presenta ad una persona con un handicap, è consigliata la stretta di mano a meno che non sia evidente un’impossibilità specifica da parte del candidato.
  • Se si offre assistenza, aspettare fino a quando l’offerta non viene accettata. Dopodiché ascoltare o chiedere istruzioni su come fornire l’aiuto richiesto.
  • Trattare gli adulti come tali.
  • Usare un linguaggio che faccia innanzitutto riferimento alla persona e non solo alla sua disabilità, es. “Una persona che ha problemi di udito o non udente” e non “un sordo” anche se nel caso specifico è sempre più accettato questo termine.
  • Parlare direttamente con l’interessato e non con l’eventuale accompagnatore, sarà il candidato a chiedere eventualmente l’intervento dell’accompagnatore nel caso ne necessitasse.
  • Rilassarsi. Non essere in imbarazzo se si usano espressioni comuni come “ci vediamo dopo” (a una persona cieca) o “ne hai sentito parlare?” (a una persona sorda), che sembrano riferirsi alla loro disabilità. È una terminologia che viene utilizzata normalmente anche dalle persone che hanno quella disabilità.
  • Non avere timore di fare domande quando si è incerti su come agire o cosa fare.

A completamento di quanto detto più sopra, diamo di seguito un elenco non esaustivo delle cose che si possono chiedere e di quelle che assolutamente sarebbe meglio evitare.

  • Sei in grado di svolgere questo lavoro al meglio con un ausilio/particolari accorgimenti o senza?
  • Puoi dirmi per quali motivi ritieni di essere particolarmente idoneo per questo lavoro?
  • Puoi spiegarmi in che modo gli ausili o gli accorgimenti richiesti possono aiutarti nello svolgere correttamente il lavoro?
  • Se ti verrà offerta la posizione, ti verrà chiesto di fare delle visite mediche. Le offerte di lavoro sono subordinate al superamento di questi esami? (solo se tali visite mediche vengono richieste a tutti i candidati).
    Ti descrivo la nostra cultura aziendale e poi mi racconterai il tuo modo di lavorare.
  • Queste sono le mansioni principali del lavoro come spiegato nell’annuncio. Descrivimi meglio come eseguiresti queste funzioni.
  • Visto che le varie attività di questo lavoro vengono di solito svolte in questo modo, potresti spiegarmi meglio come le eseguiresti tu con gli accorgimenti/ausili che hai indicato.
  • Hai necessità di un’agevolazione per svolgere al meglio il lavoro?
  • Puoi raccontarmi qualcosa di più della tua disabilità?
  • Quanto costeranno questi ausili/accorgimenti?
  • Abbiamo delle preoccupazioni circa la tua affidabilità e i problemi di sicurezza a cui andremmo incontro assumendoti.
  • Non sappiamo se saresti in grado di adattarti al nostro modo di lavorare.
  • Questo è il modo da seguire per svolgere questo lavoro e non può essere modificato.
  • I dipendenti sono abituati a fare le cose in un certo modo e non credo che accettino le agevolazioni e gli accorgimenti che richiedi.
  • Interpreti di lingua dei segni o sottotitolatori per persone sorde o con significativi disturbi linguistici.
  • Una sala per l’intervista accessibile per persone con ridotta mobilità.
  • Usare mail, messaggi o servizi di intermediazione (servizio ponte) invece che una comunicazione telefonica diretta con persone con disturbi di udito o linguistici.
  • Fornire prima del colloquio materiali e moduli in formato elettronico/cartaceo.
  • Un consulente o rappresentante per il candidato che chiede essere contattato in anticipo o che chiede di essere presente durante l’incontro.
  • Un apparato tecnologico o un adattamento richiesto da persone con problemi di udito o della vista.
  • Modifiche/flessibilità dell’orario e/o del luogo di lavoro.

COME INTERVISTARE UNA PERSONA CON DISABILITÀ UDITIVA

State considerando di assumere una persona sorda o con problemi di udito o sospettate che uno dei candidati abbia problemi in questo senso?

Innanzitutto ricordarsi che la maggior parte delle persone con deficit uditivo utilizza la lettura delle labbra per comunicare.

Ecco alcuni elementi che potrebbero aiutare i datori di lavoro a svolgere al meglio un’intervista con persone audiolese.

  • Nell’organizzare l’intervista, chiedere al candidato come preferisce comunicare durante il colloquio (se con i segni o a voce).
  • Se necessario, chiamare un interprete della lingua dei segni.
  • Informare la reception o la segretaria che si sta aspettando un candidato sordo, nel caso sia necessario utilizzare un citofono per accedere all’azienda accordarsi sull’invio di un SMS per comunicare con il candidato al suo arrivo.
  • Trovare una stanza con una buona illuminazione e non rumorosa.
  • Preparare uno schema scritto dell’intervista (persone che partecipano e rispettivi ruoli).
  • Preparare documentazione scritta relativa all’azienda.
  • Se più persone intervengono al colloquio concordare un ordine di intervento.
  • Preparare i collaboratori a modificare le proprie strategie di comunicazione (vedi sezione comunicazione in gruppo).
  • Preparare una chiara descrizione delle caratteristiche del lavoro e delle esigenze di comunicazione.
  • Se ci sono più interlocutori cercare di utilizzare un tavolo ovale o rotondo.
  • Se qualcuno degli interlocutori porta barba o baffi chiedere di regolarli in modo da lasciare visibili le labbra.
  • Preparare una copia scritta delle domande.
  • Parlare chiaramente e non troppo velocemente.
  • Parlare uno alla volta attirando l’attenzione del candidato e aspettare che il candidato vi guardi prima di cominciare a parlare.
  • Accompagnare le parole con gesti ed espressioni facciali.
  • Mantenere il contatto visivo continuando a guardare il candidato mentre gli parlate.
  • Guardate verso il candidato anche se vi rivolgete ad un altro interlocutore.
  • Quando non parlate guardate verso la persona che sta parlando.
  • Incoraggiare il candidato a dirvi se non riesce a capire quello che gli state dicendo.
  • Riformulare le frasi in modo più semplice nel caso non fossero comprese/capite.
  • Fare domande che richiedono risposte aperte per consentire di verificare che il candidato abbia effettivamente capito.
  • Usare carte e penna se non si riuscisse a spiegarsi diversamente.
  • Evitare di mettere le mani davanti alla bocca mentre parlate.
  • Posizionare l’interprete vicino all’intervistatore in modo che il candidato possa facilmente vedere entrambi.
  • Chiarire se il candidato desidera parlare direttamente o se preferisce che l’interprete traduca quello che dirà in lingua dei segni.
  • Mantenete il contatto visivo con il candidato.
  • Formulate le domande direttamente al candidato e non all’interprete.